Ovvero come rendere il sito attendibile e mostrare agli utenti l’icona verde nella barra del browser che attesti la sicurezza del sito anzichè il messaggio “sito non sicuro” che li allontanerebbe. Una guida semplice e veloce per capire cosa sia un certificato SSL, perché server per il tuo sito e come sceglierlo.
I certificati SSL portano il sito internet e le transazioni online ad un livello di sicurezza avanzato in quanto permettono di criptare e quindi proteggere tutti i dati sensibili raccolti. L’utilizzo di certificati SSL e del protocollo HTTPS è de facto diventato uno standard per tutti i siti web autorevoli e che hanno necessità di garantire la sicurezza dei loro utenti. Questo standard non è più solo un requisito degli e-commerce e dei siti in generale in cui l’utente lascia una carta di credito o altri dati sensibili (come servizi di posta elettronica, ecc.), ma anche per i siti wordpress che hanno un sistema di commenti e di registrazione utente. Da giugno 2016 infatti Google ha avvisato che marcherà come “non sicuri” tutti i siti che non adottano il protocollo HTTPS. Anche questo sito, che “semplicemente” permette agli utenti di chiedere aiuto per il proprio sito e di ricevere notifica quando un esperto risponde alla domanda. No carte di credito, no particolari dati sensibili (non viene chiesta data di nascita, codice fiscale, ecc. ma solo email per essere avvisati della risposta), ma anche solo la password è considerata un dato sensibile. E infatti dal Google Webmaster Tool è arrivato l’avviso:
Ecco la trascrizione, dove in sostanza ci spiega il problema e come risolverlo:
A partire da gennaio 2017, Chrome (versione 56 e versioni successive) contrassegnerà come “Non sicure” le pagine che raccolgono password o dati di carte di credito, a meno che le pagine vengano pubblicate tramite HTTPS. Gli URL che seguono includono campi per l’inserimento di password e dati di carte di credito che attiveranno il nuovo avviso di Chrome. Esamina questi esempi per sapere dove verranno visualizzati questi avvisi e poter così adottare misure per proteggere i dati degli utenti. L’elenco non è completo.
Il nuovo avviso rappresenta solo la prima fase di un piano a lungo termine per contrassegnare come “Non sicure” tutte le pagine pubblicate tramite il protocollo HTTP non criptato.
Ecco come risolvere il problema:
Usa le pagine HTTPS per raccogliere dati sensibili
Per evitare che venga visualizzata la notifica “Non sicura” quando gli utenti di Chrome visitano il tuo sito, sposta i campi per l’inserimento di password e carte di credito in pagine pubblicate usando il protocollo HTTPS.
Se hai quindi un sito web dove vengono raccolti dati sensibili, dal pagamento con carta di credito al “semplice” account per commentare dotato di password, allora devi pianificare il passaggio al protocollo https. Ecco i passaggi da seguire
Scelta del tipo di certificato SSL adatto al nostro sito
Esistono varie possibilità (e range di costo). La scelta va fatta in base all’utilizzo del sito. Esistono anche certificati gratuiti, che possono andare benissimo per siti semplici, ma che si rivelano insufficienti per altre tipologie di siti (con e-commerce, oppure booking online, ecc.). Di seguito una tabella riepilogativa semplificata dei tipi di certificati disponibili:
Tipo di Certificato |
Descrizione |
Esempio |
Standard SSL |
Rende sicuro un Fully Qualified Domain Name (FQDN) |
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Wildcard SSL |
Estensione del precedente che permette di rendere sicuri tutti i sottodomini del dominio: *.yourdomain.com |
- www.tuttoblog.com
- blog.yourdomain.com
- qualsiasicosa.tuosito.net
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Organization SSL |
Rende sciuro un Fully Qualified Domain Name (FQDN), ma contiene i dettagli della tua azienda/organizzazione (indirizzo, ecc.), anch’essi autenticati. Certifica dominio + organizzazione. Può essere combinata con Wildcard ssl e il seguente Unified Communication (SAN) SSL. |
- www.tuttoblog.com
- blog.yourdomain.com
- qualsiasicosa.tuosito.net
- sub.sub.sito.it
- 212.100.100.1
- 10.10.10.1
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Unified Communication SSL oppure Multi-Domain SSL Certificates (SANs – Subject Alternative Names) |
Rende sicuro fino a 11 domini/sottodomini/server names o indirizzi IP interni con un unico certificato SSL. Si tratta di addon (aggiunte) per le tipologie descritte sopra. |
- www.tuttoblog.com
- blog.yourdomain.com
- qualsiasicosa.tuosito.net
- sub.sub.sito.it
- 212.100.100.1
- 10.10.10.1
- server1
|
Come si può intuire, per le aziende è necessaria la consulenza di un professionista.
Quale certificato SSL ha bisogno il mio sito?
In generale, valgono i criteri seguenti:
- DV – Domain Validation: ogni sito wordpress che utilizza un form (commenti, login) che trasmette dati
- EV – Extended Validation: E-Commerce e aziende che devono mostrare di essere trustworthy, ovvero fidate
- UC – Unified Communications: email servers (esempi: gmail, libero), nonchè aziende che utilizzano Microsoft Exchange
- SUN – Subject Alternative Name: più domini, anche non collegati tra di loro, e non necessariamente sottodomini
- Wildcard: wordpress multisite networks, con sottodomini
- OV – Organization Validation : organizzazioni che devono apparire fidate
In questa guida ci concentriamo sul certificato DV (Domain Validation), che viene emesso velocemente una volta che viene verificato/legittimato il dominio. Si differenzia dal certicato EV (Extended Validation), che offre un livello maggiore di sicurezza (non viene solo verificato il dominio ma anche l’organizzazione che vi sta dietro) e mostra ai visitatori la barra verde nel browser durante la navigazione.
Come acquistare un certificato
Molti siti di hosting, anche per rendere appetibile la propria offerta, hanno iniziato ad includere gratuitamente certificati SSL nei lori piani hosting. E’ certo una comodità, anche dovuta al fatto che offrono guide dedicate interne. Ma è doveroso fare una premessa: ha senso risparmiare qualche euro per il certificato scegliendo l’hosting in base solo a questa offerta, dimenticando tutte le altre prerogative che l’hosting deve avere (velocità, stabilità, assistenza)?. Tanto più, che alcuni di questi certificati offerti dall’hoster sono sì inclusi, ma gratuiti se ve li andate ad acquisire da soli (o magari tramite il vostro servizio di hosting attuale). Mi spiego: ci sono hosting (anche validi, per carità) che al momento offrono Let’s Encrypt. Si tratta di una Certificate Authority no profit, che fa parte di un progetto Open Source rivolto alla diffusione del protocollo https, e che per questo rilascia certificati web gratuiti, riconosciuti da gran parte dei browser. Utilizzare il certificato ssl gratuito offerto da Let’s Encrypt può essere la soluzione ideale per il nostro sito web. Cambiare hosting per avere questa cosa inclusa nell’hosting, che è già gratuita di per sè, non è proprio una mossa ben ragionata. I vantaggi di Lets’ Encrypt sono che si possono attivare quanti certificati gratuiti si vuole, i rinnovi sono automatici e gratuiti, l’emissione è praticamente istantanea, e funzionano con la maggior parte dei browsers e dei dispositivi. Viceversa, sono disponibili solo certificati di tipo DV, SAN e UC. Inoltre non esiste garanzia e non vi sono servizi aggiuntivi.
A parte i certificati gratuiti, che possono andare bene per alcune tipologie di sito, ma sono insufficienti per altre (vedi ecommerce), esistono moltissime organizzazioni abilitate al rilascio di certificati, ed ognuna con prezzi diversi e servizi aggiuntivi diversi. Vi invito a dare un’occhiata ad alcuni dei più famosi per rendervi conto della varietà di servizi offerta, come ad esempio SSL.com, oppure i più costosi Comodo, Symantec, Digicert (con cifre a partire da due zeri a salire…). Noi, attraverso il pannello di cPanel offerto dal nostro fornitore di hosting, abbiamo optato per la seguente soluzione, con ottimo rapporto qualità/prezzo in base alle esigenze del sito specifico. Ecco i vari passaggi dell’acquisto del certificato tramite il pannello hosting
Acquisto ed installazione certificato (tramite cPanel)
Una volta che il nostro fornitore di hosting ha abilitato questa funzione nel pannello cPanel (ripeto, solo alcuni la forniscono, è bene chiedere tramite l’assistenza), ci troveremo nella seguente schermata, che ci riepiloga cosa stiamo facendo:
Che cos’è un certificato SSL e perché è consigliabile averne uno?
Un certificato SSL consente ai visitatori di comunicare con i siti Web dell’utente su connessioni protette, ad esempio per inviare informazioni sui pagamenti con carta di credito.
Scopo di questa interfaccia
Utilizzare questa interfaccia per acquistare e installare i certificati SSL per l’account. Più nomi di dominio possono fare riferimento allo steso sito Web. Ad esempio, i domini configurati nell’interfaccia cPanel’s “Alias” faranno riferimento al sito Web principale dell’account. Si consiglia di assegnare a ciascun sito Web con protezione SSL un certificato che protegga tutti i domini del sito Web.
Ora dobbiamo selezionare cosa vogliamo includere nel protocollo https: il dominio? qualche sottodominio? tutti i sottodomini? il server di posta? Nel nostro caso – un sito wordpress con form commenti/login – ci basta il dominio, con certificato DV. Selezioniamo e proseguiamo, e nella schermata successiva troviamo anche i prezzi. Come vedete sono più che interessanti: notare che esiste la possibilità di farsi autenticare dall’organizzazione Comodo citata qualche riga sopra come tra le più costose (provate a visitare il sito), mentre qui i prezzi (in partnership con cPanel e grazie al fornitore di hosting) sono molto più bassi e convenienti. In sostanza, possiamo avere il certificato DV per il dominio a prezzi dai 9 ai 12 dollari; wildcard (tutti i sottodomini) a prezzi dai 75 ai 99 dollari. Anche il certificato EV (adatto per e-commerce) è acquistabile per prezzi che vanno dai 60usd ai 108usd (Comodo).
Una volta completato l’acquisto, bisogna attendere che l’organizzazione effettui le opportune verifichi e ci rilasci/invii il certificato digitale. Il seguito su come installare il certificato e migrare correttamente wordpress ta http ad https lo trovate qui